Sul discorso del presidente di Confidustria Carlo Bonomi all’annuale assemblea degli imprenditori, interviene il segretario generale della Confederazione Italiana Autonoma Lavoratori Benedetto Di Iacovo, che esprime “apprezzamento per le esigenze espresse di sostenere i redditi dei lavoratori attraverso il taglio del cuneo fiscale, di tutelare la sicurezza sul lavoro e di promuovere il capitale sociale, in primo luogo quello dei giovani”. E sulla mancata realizzazione di un “Patto per l’Italia” il leader della Confial ha affermato “che nei nove mesi che mancano alla scadenza del mandato di Bononi alla guida di Confindustria, si può realizzare, anche a condizione che sul versante del mondo del lavoro l’organizzazione di via dell’Astronomia superi le barriere del rapporto con le tre confederazioni e valorizzi l’ormai diffuso pluralismo sindacale, anche dell’area dell’autonomia , che non sempre sono contro a priori, ma possono anch’esse condividere un sistema di regole per la rappresentanza e la rappresentatività nelle aziende private. Va per questo novellata la legge 300/70 (statuto dei lavoratori) facendo sì che ogni organizzazione presente in azienda con una presenza associativa di Almeno il 5% (per come avviene già nel pubblico impiego) possa partecipare alle trattative e alle elezioni delle RSU, elette direttamente da tutti i lavoratori e non dalle organizzazioni sindacali, abolendo l’attuale nomina sindacale delle RSA previste dall’art. 19 della legge 300, manipolata negli anni maldestramente con la complicità della politica. D’altronde – conclude Di Iacovo – Bonomi parla di regole su rappresentanza, rappresentatività e contrattazione collettiva, per le quali è tempo secondo la Confial di una legge rispettosa dei principi di libertà previsti dalla nostra Costituzione: Confindustria passi ai fatti, in ossequio all’art. 39 della Costituzione”.
Roma, 15 settembre 2023
Ufficio Stampa Confial nazionale