L’INFELICITA’ IN ITALIA, TRA LAVORO POVERO E LAVORO RIFIUTATO Benedetto Di Iacovo, Segretario generale Confial

Se si osservano i dati sull’occupazione post pandemia, si vede la prevalenza dei rapporti di lavoro flessibili, part-time, involontari e altri rapporti discontinui sovente non formalmente subordinati con finalità fraudolenta, di cuil’80% a termine, in qualifiche a scarso contenuto professionale e a bassi salari con una media retributiva annua inferiore a 10.000 euro. Si tratta di una condizione che han rafforzato la tendenza all’impoverimento del lavoro, a cui concorrono diverse concause legate alla condizione sociale dei nuclei familiari, tra cui la presenza di figli minori, la scarsa formazione professionale, la residenza