L’8 TUTTI I GIORNI

L’8 tutti i giorni.

La giornata mondiale della donna deve essere sempre un ulteriore giornata di riflessione sullo stato del rapporto uomo donna nella società, nel mondo del lavoro, nella stessa vita famigliare. Ragioni e torti, conquiste e sconfitte appartengono a questa evoluzione che ha portato e deve portare sempre di più ad effettive pari opportunità.

Questo fa diventare la nostra società una realtà fatta di uomini e di donne che sanno condividere progetti di futuro e valori, rispettandosi reciprocamente tutti i giorni.

Anche in questa giornata un pensiero non può non andare a quelle tante donne che hanno subito violenza fisica e morale, a quelle vittime della tratta della prostituzione o schiavizzate e a quelle che hanno perso la vita per mano di uomini violenti e irrispettosi.

E’ paradossale, infatti, che la violenza calchi ancora in maniera preponderante la cronaca del nostro Paese. Il XXI secolo ha raggiunto tanti traguardi ma non è ancora riuscito a risolvere problemi come violenze, sfruttamento, discriminazioni, mobbing, illegalità, lavoro nero ed irregolare.

Centinaia di milioni di persone, ancora oggi, in tutto il mondo, sono vittime di discriminazioni a vario titolo e sfruttamento sul lavoro, delle donne, in particolare. Una prima assoluta discriminazione e disparità, consiste nel fatto, ad esempio, che, ancora oggi, a parità di mansioni il reddito di una donna è spesso inferiore a quello di un uomo e la presenza femminile è maggiore nei lavori sottopagati e poco protetti, nel settore informale, nei lavori atipici o in quelli non remunerati, per non parlare delle posizioni apicali anche nella pubblica amministrazione. CONF.I.A.L è cosciente che detto fenomeno è fortemente presente anche nel mondo del lavoro e, quindi, va combattuto. Per questo, oltre a firmare CCNL a livello nazionale con altre associazioni sindacali e datoriali dell’autonomia, che prevedono specifiche clausole di non discriminazione e di “azioni positive” a favore delle donne, conta, soprattutto, sull’intelligenza di donne e uomini che, insieme, sapranno contrastare ogni tentativo di violenza e/o discriminazione verso le donne e sapranno, soprattutto, superare, proporre e costruire una società ed anche un sindacato nuovo e inclusivo, che oltrepassi la contrapposizione tra genere come cultura dominante; una società ed un sindacato che si aprano alle differenze e sappiano rappresentare interessi ed esigenze, spesso contrapposti, di uomini e donne, giovani e anziani. Che l’otto marzo sia, anche quest’anno, un giorno di ricordo delle tante donne vittime di violenze e femminicidi, quindi di riflessione e di ascolto, perchè solo così potrà essere ogni giorno l’Otto Marzo!

La Segreteria nazionale Confial

 

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