Il I maggio della CONF.I.A.L.: “Una manifestazione popolare per il mondo del lavoro che cambia e si proietta oltre XXI secolo”

In Molise a Venafro in provincia di Isernia, si è svolta la celebrazione del I maggio della
CONF.I.A.L.- Confederazione Italiana Autonoma Lavoratori, con la partecipazione di oltre 500 associati dell’area molisana, nonché quadri e delegati provenienti da tutta Italia. E’ stata una manifestazione popolare che si è richiamata alle radici antiche del mondo del lavoro, ma che ha guardato avanti puntando alle sfide che investono il mondo del lavoro del XXI secolo. L’innovazione, l’automazione e la digitalizzazione dell’economia e la transizione ecologica, sono stati al centro della relazione dell’intervento celebrativo della giornata con la relazione del segretario generale Benedetto Di Iacovo, che dirige una la Confederazione italiana autonoma lavoratori con la sua cultura di “Sindacato di Comunità”, che in questo momento delicato per il Paese, l’Europa e il mondo intero, si è posta l’obiettivo di rigenerare il lavoro e tutelare la sua dignità, in un contesto sociale ed economico sempre più complesso e difficile, con il dramma che incombe a livello internazionale delle guerre. Nell’intervento del leader della CONF.I.A.L. Di Iacovo – nel rilanciare l’impegno per la difesa dei diritti dei lavoratori e per promuovere la solidarietà e lottare contro ogni forma di lavoro nero, irregolare, di sfruttamento e discriminazione – ha illustrato come il mondo del lavoro sia sottoposto alle tensioni provocate dalla riduzione dei diritti sociali, con l’emergenza sanitaria da Covid 19 che ha amplificato le disuguaglianze già presenti nel tessuto sociale ed economico, mentre assume centralità il tema dell’impatto delle innovazioni tecnologiche, dell’automazione e dell’intelligenza artificiale, che pone ai sindacati la sfida del governo di questi rapidi processi di trasformazione digitale dell’economia. Secondo Di Iacovo “è necessario un sindacato di prossimità con una visione non solo nazionale, ma di tipo globale, oltre i vecchi modelli collaborativi o antagonistici del ‘900, che oggi sembra ritornare e che è inadeguato alle nuove sfide che stanno di fronte ai lavoratori, ai giovani, alle donne, ai pensionati, i quali ultimi pagano ancora troppe tasse sulle pensioni, dopo averle pagate per oltre 4° anni sui loro stipendi e salari in modo elevato”.
Di Iacovo, dopo avere messo in evidenza i punti di forza e le criticità della regione ospitante sul versante dello sviluppo economico e dell’occupazione ha evidenziato il triste primato che ha interessato il Molise nel periodo 1 gennaio, 30 settembre 2023 con ben cinque morti sul lavoro. Ha quindi illustrato le proposte della Confial per fronteggiare questo terribile fenomeno evidenziando che l’uso di manodopera irregolare e in nero aumenta il rischio di incidenti e morti sul lavoro, perché così facendo le aziende abbassano i livelli di sicurezza, non investendo adeguatamente in ciò. Ha quindi sollecitato la partecipazione dei lavoratori soprattutto del rappresentanti dei lavoratori addetti alla sicurezza nei luoghi di lavoro e quindi alle scelte delle imprese, invitando tutti i sindacati a un nuovo modello contrattuale per aumentare le retribuzioni contro il “lavoro povero”, per realizzare la formazione continua per l’accrescimento delle nuove competenze, ivi comprese quelle digitali, quindi un nuovo welfare aziendale, proprio per “Rigenerare il lavoro” ed estendere le tutele sociali anche a chi è fuori dal perimetro tradizionale del lavoro dipendente, chiedendo alle istituzioni pubbliche impegni seri sulla sicurezza e la legalità nel mondo del lavoro.
Nel corso dei lavori, in una platea gremita, sono intervenuti segretario regionale Confial e in video conferenza: Marco Carlomagno, Segretario Generale CSE-FLP; Natale Forlani, esperto di Politiche del Lavoro e Relazioni Industriali; Maurizio Ballistreri, docente universitario di Diritto del Lavoro, Walter Galbusera, presidente della Fondazione Anna Kuliscioff.
La giornata, come nella tradizione del movimento dei lavoratori, si è conclusa con un momento di convivialità tra tutti i partecipanti e con un intermezzo di canti popolari rievocativi delle lotte e conquiste dei lavoratori.

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