
Il 25 aprile di quest’anno doveva costituire un’occasione per gli italiani di ricordare e vivificare i grandi valori di pace e di libertà, che l’invasione russa in Ucraina e le restrizioni imposte dalla pandemia hanno reso ancor di più importanti e desiderati. E invece la Festa della Liberazione si annuncia, ancor più che negli ultimi anni, come un appuntamento divisivo. La polemica che divampa questa volta, non riguarda il revanscismo