Partecipazione, fierezza e orgoglio. È stata questa la
Manifestazione nazionale del 1° Maggio , Festa del Lavoro e dei Lavoratori, di CONF.IAL – Confederazione Italiana Autonoma Lavoratori.
La Confederazione di Via Bargoni ha celebrato questa importante ricorrenza a Roma con una folta partecipazione di dirigenti di tutta Italia, riaffermando il valore del lavoro come fondamento della dignità umana, della coesione sociale e dello sviluppo economico.
Il tema scelto per quest’anno,
“Protagonisti del Cambiamento. Dalle tutele tradizionali alle nuove tutele dell’era digitale” ,
è un richiamo chiaro e determinato alla responsabilità delle organizzazioni sindacali nell’essere interpreti attivi del cambiamento, in un’epoca segnata da profonde trasformazioni tecnologiche, economiche e sociali.
Per l’occasione è stato convocato Roma anche il massimo organo statutario della Confederazione, il Consiglio Direttivo Nazionale Confederale , composto da 120 dirigenti sindacali provenienti da tutte le regioni italiane , a conferma della natura nazionale di CONF.IAL. Un 1 maggio velato di tristezza per la scomparsa di Papa Francesco, la cui predicazione planetaria ha segnato un’epoca, con il suo impegno per la giustizia sociale, la dignità del lavoro, l’ambientalismo e la pace, sempre dalla parte delle esclusioni, dei deboli, degli “scartati”.
Benedetto Di Iacovo , Segretario Generale della Confederazione, ha tenuto la relazione introduttiva, affronto e i temi cruciali della transizione digitale, dell’intelligenza artificiale, delle nuove fragilità del lavoro, della disoccupazione giovanile e delle sfide della rappresentanza. In un quadro economico europeo che registra un incremento dei salari medi – ha evidenziato Di Iacovo- con la Germania che segna un +15,4% ,l’Italia è purtroppo l’unico Paese dove i salari reali sono diminuiti del -8,7% negli ultimi anni , accentuando il divario e rendendo strutturale la diffusione del lavoro povero , sottopagato e instabile , che interessa ormai circa quattro milioni di lavoratori , ai quali si aggiungono tre milioni di lavoratori con posizioni irregolari, frutto di una contrattazione collettiva di sottomissione dei sindacati storici a Confindustria . A questo si somma il fenomeno endemico del lavoro nero , che rappresenta una vera e propria piaga sociale e fiscale da debellare con strumenti più efficaci e sanzioni più incisive. L’ economia «non osservata » in Italia -ha evidenziato il segretario generale- si stima sia intorno ai 210 miliardi di euro , mentre il lavoro irregolare vale 77 miliardi , ossia il 37,3% del totale . Lavoro irregolare che incide per circa il 20% sul valore aggiunto del settore agricolo . L e un ità i rr e g o l ari in Italia sono 2.990.000 . Inoltre, la CONF.IAL rilancia l’allarme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro , chiedendo un impegno legislativo concreto per fermare l’inaccettabile catena di morti e infortuni sul lavoro , che colpisce ogni giorno centinaia di lavoratori e famiglie. A fronte di questo scenario, la Confederazione chiede con forza: un nuovo modello contrattuale partecipazione e inclusivo , fondato sulla qualità del lavoro, sul salario minimo dignitoso, sulla tutela della professionalità e sulla valorizzazione delle relazioni industriali; la convocazione urgente da parte del Ministero del Lavoro degli “Stati Generali della Rappresentanza Sociale” , aperti a tutte le sigle sindacali regolarmente censite dal Ministero , che hanno una reale rappresentanza territoriale e che siano firmatarie di CCNL, anche se non appartenenti ai tradizionali confederali.
” Il futuro non si aspetta, si costruisce. E noi siamo pronti a costruirlo con coraggio, visione e responsabilità . Il lavoro cambia, ma resta il pilastro della democrazia economica e sociale. Bisogna agire ora, perché nessuno resta indietro e perché il progresso sia davvero per tutti” – ha concluso Benedetto Di Iacovo , Segretario Generale CONF.IAL. Durante la manifestazione è stato conferito ad alcuni dirigenti della Lombardia, Veneto, Sicilia, Campania e Calabria il Premio “Costruttori di Futuro” , istituito dalla CONF.IAL per valorizzare le figure che si sono distinte nel mondo del lavoro, dell’impresa, della cultura e del sociale, con un impatto positivo per la coesione, la solidarietà e lo sviluppo dei territori. Un premio speciale è andato al più giovane dirigente Confial, Samuele Venturini , vicentino, che ha abbracciato la bandiera Confial a soli 18 anni ed oggi ne ha solo 20 , contribuendo a far diventare Confial uno dei primi sindacati della regione Veneto e della provincia di Vicenza.
Nel dibattito sono intervenuti tutti i dirigenti e segretari delle Federazioni nazionali e quelli delle strutture confederali territoriali, provinciali e regionali.