APE: concertazione della miseria

Jpeg
Benedetto Di Iacovo           Coordinatore Nazionale CONFIAL 

Duro attacco del coordinatore nazionale della CONF.I.A.L., Benedetto Di Iacovo, alla riforma delle pensioni concordata dal governo con Cgil, Cisl, Uil. Secondo il leader del sindacato autonomo “le tre confederazioni con questo accordo, che collateralizza le pensioni dei cittadini, trasformandole da diritto costituzionale in debito, hanno raggiunto il punto più basso della loro parabola”.

Per Di Iacovo è stato accettato il modello dell’economia della miseria di questo governo, che, a fronte della mancata crescita e della disoccupazione, elargisce mance elettorali alle categorie deboli, pensionati, giovani in cerca di lavoro, disoccupati, badando a non entrare in conflitto con l’ordocapitalismo di Frau Merkel. E con l’accordo sulle pensioni – evidenzia Di Iacovo – Cgil, Cisl, Uil, pur di riprendere a salire le scale di Palazzo Chigi, hanno scelto la “concertazione della miseria”.

Di Iacovo pone, allora, un interrogativo: “perché al posto del prestito individuale del pensionando, non utilizzare il patrimonio immobiliare dell’Inps il cui valore e’ oggi pari a oltre 3,2 miliardi di euro –tra l’altro mal gestito-, unitamente a quello dei restanti Enti (INPDAP-INAIL) come garanzia delle anticipazioni bancarie per l’uscita anticipata dal lavoro dei futuri pensionati, con tassi nel limite di quelli del Quantitative Easing ?”.

CONF.I.A.L. considera, comunque, importante definire la ricongiunzione non onerosa di tutti i regimi previdenziali a favore dei lavoratori, precari e disoccupati, alla quale cosa deve seguire l’equità nei trattamenti pensionistici, attraverso una tassazione progressiva con l’aumento dell’attuale no tax area a favore delle pensioni al di sotto dei 2.000 €.  Un’ultima battuta quindi del Coordinatore CONF.I.A.L.: “La prossima legge di stabilità ci dirà se ci sarà stato  scambio non facendo tagli alle agibilità e ai distacchi sindacali di quelle sigle e se all’orizzonte non ci sarà l’approvazione di future leggi, incostituzionali, sulla rappresentatività e rappresentanza che tenderanno a limitare ancora di più l’esercizio della libera adesione ai sindacati da parte dei lavoratori, per privilegiare la triplice”.

Contro il provvedimento la CONF.I.A.L. pensa ad una mobilitazione di tutte le forze sindacali contrarie alla riforma previdenziale.

Lascia un Commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.