Minimi Retributivi Colf 2015

Aggiornate, come da consuetudine annuale, le retribuzioni minime di colf e badanti, in base alla variazione del costo della vita. I nuovi valori vengono fissati da una commissione nazionale che riunisce sindacati e associazioni dei datori di lavoro presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Le retribuzioni minime contrattuali e i valori convenzionali del vitto e dell’alloggio hanno decorrenza dal 1° gennaio di ciascun anno, se non diversamente stabilito. Gli importi vengono stabiliti secondo le categorie previste dal CCNL lavoro domestico. Si parte quindi dai collaboratori domestici alle prime armi (liv. A) per arrivare a chi, dopo un’adeguata formazione professionale, assiste persone non autosufficienti (liv. DS). C’è poi una distinzione tra conviventi (anche part-time), non conviventi e lavoratori che assicurano assistenza o presenza notturna.

Per dati sul passato, il riferimento è il sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. E’ bene ricordare che al minimo retributivo fissato per legge per lo specifico livello di inquadramento del lavoratore, è obbligatorio aggiungere gli scatti di anzianità previsti per ogni biennio di servizio svolto presso lo stesso datore di lavoro, la quota vitto e alloggio se convivente e gli eventuali superminimi ovvero aumenti per merito.

Per ciò che concerne i minimi retributivi sono al netto dei contributi, quelli dovuti per un’ora di lavoro vanno calcolati sulla base della retribuzione oraria effettiva: ovvero la retribuzione convenuta (che deve corrispondere almeno al minimo retributivo previsto per quel livello di inquadramento, come da tabella) + scatti di anzianità (eventuali) + superminimo (eventuale) + quota vitto e alloggio + quota tredicesima.

 

di Andrea Stranieri

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